Edmo, come desiderava farsi chiamare, nasce a Senigallia l’11 settembre del 1931 (anche se per un errore di trascrizione verrà registrato nei documenti ufficiali nato il 12 settembre) da Amleto Leopoldi e Apa Pieroni (Pina per gli amici) .

È sempre vissuto a Senigallia, dove in oltre 70 anni d’attività ha documentato ogni tipo di evento.

La sua famiglia si è sempre nutrita d’arte. Il nonno Leopoldo, fu direttore della Gazzetta Misena e scrisse varie opere e monologhi.

Il papà Amleto iniziò l’attività di fotografo nel 1925 e nel 1930 fu il fondatore dello studio fotografico. Era una persona di elevatissime doti umane e professionali, geniale e curioso, estroso e di grande inventiva. Nel foglio del suo congedo militare era segnato come “artista cinematografico”. Fu lui a trasmettere al figlio Edmo la passione per la fotografia e la voglia di conoscere e sperimentare.

Edmo sin da ragazzino ha sempre aiutato il papà e la mamma nella gestione del negozio, ma iniziò a lavorare seriamente solo al ritorno dal servizio militare che fu svolto in Aeronautica, a Bracciano, dove venne ingaggiato come apprendista del fotografo del campo.

Nei primi anni ’50 Foto Leopoldi aveva già tre sedi,  oltre al negozio principale lungo il Corso di Senigallia, vi erano due succursali estive, un negozio sotto la galleria dell’Hotel Cristallo e un baracchino, posto in riva al mare, che vide la sua nascita già nel 1935 ed era collocato all’altezza dell’Hotel Milano.

Verso la metà degli anni ’50 conosce la bellissima Emma Di Spigno, che sposò il 23 ottobre del 1960. Fu un matrimonio di grande amore, inseparabili tra casa e lavoro, nei 55 anni vissuti insieme. Dal loro amore nacquero tre figli: Laura, Amleto e Francesco.

Nel suo negozio, nei tanti anni di storia, si sono incontrati un po’ tutti i grandi fotografi della zona. Fotografi come Ferruccio Ferroni e Mario Giacomelli erano costantemente in negozio, veri amici di Edmo. E poi Cavalli, Malfagia, Gambelli del Gruppo Misa e, in tempi più recenti, Lorenzo Cicconi Massi.

In particolare con Mario Giacomelli, oltre che di amicizia, Edmo aveva stretto anche un rapporto lavorativo. Mario era molto restio a volare in aereo e quindi delegava a lui questa attività. Tantissimi sono i voli e i rullini sviluppati e provinati della campagna marchigiana. I contadini erano soliti arare i loro campi producendo linee armoniose che tanto amava Giacomelli come soggetti per le sue fotografie.